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La reazione antipositivistica e Giovanni Gentile

  Contro l'attivismo  In questo periodo si verificò una reazione antipositivistica in diversi ambiti: nell' ambito filosofico con il rilancio di pedagogie ispirate all'ideale umanistico  inteso come espressione di una libertà finalizzate al superamento di se e come espressione di una cultura e di una civiltà fondate su una visione spirituale dell'essere umano. In chiave politica con il proposito di creare l'uomo nuovo teorizzato da Marx attraverso l'unione di finalità politiche ed esperienze educative che vanno oltre il singolo individuo, per creare una società migliore. In ambito della psicoanalisi  gli studiosi post freudiani si sono occupati di questioni educative e si sono impegnati nella ricerca di soluzioni idonee a gestire l'equilibrio tra gratificazione e frustrazione o in altre parole tra autorità e libertà. Ciò che differenzia i promotori dell'educazione nuova dai loro critici è il rifiuto di riconoscere che i fini educativi siano tutti intrin
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Comunicazione e mass media

 Che cosa significa comunicare?  La comunicazione è l' anima della società, infatti quest'ultima non può esistere senza la comunicazione. Noi comunichiamo per svolgere quasi ogni azione della vita quotidiana.  Noi processi di comunicazione vengono messi in comune dei significati e per significato si intende la rappresentazione psichica , mentale di u oggetto. Ad esempio il significato della parola "tavolo" è la rappresentazione mentale del tavolo.  Comunicare significa mettere in comune con gli altri rappresentazioni mentali degli oggetti e delle situazioni. Quindi la comunicazione è quella forma fondamentale d'interazione sociale, in cui i soggetti che interagiscono si scambiano dei significati.  Per mettere i comune dei significati con altre persone è necessario che si verifichino alcune condizioni di base, senza le quali sarebbe impossibile comunicare: La prima condizione : la presenza di un canale , ovvero che almeno due persone o soggetti sociali entrino in

L'arte come prodotto culturale

 Creatività e cultura La creatività culturale è la possibilità di produrre qualcosa di nuovo o di dare un senso diverso a oggetti, abitudini, comportamenti, modelli culturali a disposizione. La creatività si sviluppa in diversi ambiti, come la tecnologia, la scienza e l'arte.  Ad esempio gli agricoltori del Kenya conoscono la Coca-Cola ma non viene utilizzata nell'alimentazione, ma è riservata alle cerimonie d'iniziazione maschile all'età adulta.  La creatività è l'accostamento di pratiche e significati allo scopo di produrre nuovi modi di vedere la realtà e ciò non rappresenta sempre un fatto strabiliante ma vi sono attività in cui questa è particolarmente evidente, come ad esempio la festa .  Una festa è un evento di interesse collettivo motivato da una ricorrenza religiosa o civile.  Una festa, come anche il rito segna una rottura del corso ordinario della vita, ma vi è una differenza fondamentale tra rito e festa, che è bene sottolineare: Il rito ha un centro e

Welfare State e terzo settore

 Origine ed evoluzione dello Stato sociale Lo Stato al giorno d'oggi riconosce a tutti i cittadini il diritto a un livello minimo di benessere , sotto al quale nessuno dovrebbe scendere. Essere cittadini significa godere di diritti per il solo fatto di esistere e di appartenere ad una nazione. I diritti che vengono garantiti dallo Stato si chiamano diritti di cittadinanza .  L'idea moderna di cittadinanza nasce in Inghilterra nel XVIII secolo, quando vennero riconosciuti i diritti civili ai cittadini, ovvero relativi alla libertà individuale. Tra il XIX e il XX secolo la cittadinanza venne ampliata fino a includere i diritti politici , ad esempio il diritto al voto. Successivamente venne riconosciuto il diritto di accedere a livelli di reddito, di salute e di istruzione .  L'insieme di questi diritti che garantiscono ai cittadini una soglia minima di benessere vengono chiamati diritti sociali.       L'insieme di tutti gli interventi pubblici attraverso cui lo Stato mira

La scuola attiva in Europa e Maria Montessori

 Edouard Claparéde: l'educazione "funzionale" Claparéde fondò a Ginevra l 'Institut Jean-Jacques Rousseau . Fu un importante centro di innovazione sul piano dell'organizzazione pedagogica e un luogo di elaborazione della visione del processo educativo nei termini delle scienze dell'educazione.  Edouard Claparéde nacque a Ginevra nel 1873 da una famiglia della buona borghesia di fede religiosa calvinista. Si laureò in Medicina nel 1897 e nel mentre si era anche avvicinato alle ricerche psicologiche e aveva trascorso un breve periodo di studi a Lipsia. Creò la rivista " Archives de Psychologie " nel 1901, nella quale venivano pubblicati i suoi primi scritti. Nel 1904 divenne direttore del Laboratorio di psicologia sperimentale di Ginevra. In quanto medico-psicologo si dedicò in particolar modo ai ragazzi disabili. Scrisse diverse opere come "Psicologia del fanciullo e pedagogia sperimentale". Divenne inoltre insegnante di Psicologia sperim

La scuola attiva: l'esperienza di John Dewey negli Stati Uniti

 Le avanguardie della nuova pedagogia Agli inizi del Novecento si iniziò a pensare se la tradizione classica in merito alla formazione scolastica fosse ancora efficiente o se fosse necessario modernizzarla come conseguenza dei cambiamenti che si svilupparono tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.  In questo periodo si diffusero in particolar modo i collegi-convitti , concepiti come una specie di seminario laico, nel quale si congiungevano studio severo e rigorosa disciplina, erano ritenuti infatti molto adatti alla formazione dei giovani.  In alcuni collegi-convitti inglesi, francesi e tedeschi furono avviate esperienze innovative, le cosiddette scuole nuove . I primi due collegi innovativi:  Abbotsholme (1893- Inghilterra) : diretto da Cecil Reddie  Bedales  (1894- Inghilterra): diretto da John Haden Badley  Da questi modelli nacquero altre iniziative, come ad esempio la Casa di educazione in campagna , idea attuata da Hermann Lietz o l' Ecole des Roches di Edmond De

Simboli, riti e credenze

Che cos'è la "religione"? La parola " religione " indica per noi:  Da un lato un insieme di credenze fondate sui dogmi; Dall'altro un insieme di riti, cerimonie e liturgie che hanno lo scopo di far avvicinare i fedeli a esseri soprannaturali, come ad unico Dio o a diverse divinità.  Però non tutti i popoli seguono queste "regole" sopracitate, infatti non tutti possiedono dogmi della fede e non tutti venerano una determinata divinità.  In linea generale si può definire la religione come un complesso di pratiche e credenze che riguardano i fini ultimi e di cui si fa garante una forza superiore all'essere umano, spesso attraverso i suoi rappresentati terreni. Tale definizione riguarda due dimensioni:   Quella del significato : la quale sta proprio nei valori che esprimono i fini ultimi e le preoccupazioni esterne di una società.  Quella del potere : che risiede nell'idea che vi sia qualcuno che ha l'autorità incondizionata di sanzionare